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Legge delega sul Terzo settore in discussione alla Camera Maestri: “Inserire la possibilità di rimborsi forfettari”

2 aprile 2015

Pubblicato in: Articolo P. Maestri

Un incontro per presentare la legge delega sul Terzo settore e parlare della proposta per consentire alle associazioni di volontariato di dare rimborsi forfettari ai propri soci. Questa mattina la deputata parmigiana del Partito democratico Patrizia Maestri ha partecipato ad un appuntamento nella sede dell’Auser Parma insieme al presidente provinciale dell’associazione, Arnaldo Ziveri e a quello regionale Fausto Viviani. Presenti anche tanti volontari che hanno voluto conoscere l’idea portata avanti dalla Maestri per provare a semplificare la vita di chi dedica una parte del proprio tempo agli altri. 

IL NO PROFIT E LA LEGGE DELEGA - Le realtà no profit attive in Italia sono oltre 300mila, con 4,7 milioni di volontari, 681mila dipendenti, 271mila lavoratori esterni e 5mila lavoratori temporanei. Una galassia, quella che viene definita Terzo settore, che ricopre un ruolo fondamentale per i tanti servizi forniti alla popolazione a partire da giovani e anziani. Il problema è che, sino ad oggi, non esisteva una legge organica che definisse in maniera chiara quali realtà possano rientrare o meno in questo settore. Proprio per superare questa difficoltà il Governo Renzi sta portando avanti una riforma complessiva del Terzo settore attraverso una legge delega che è in corso di discussione alla Camera, dove è arrivata attraverso una prima discussione con le realtà del settore e un passaggio nella commissione Affari sociali.
“In questa legge – ha sottolineato Maestri durante l’incontro in Auser – ci sono tante cose positive come la definizione chiara di cosa si intende quando si parla di impresa sociale grazie alla creazione di un registro specifico. Inoltre si stabiliscono dei controlli diretti e indiretti su quanto fanno queste realtà e si fa chiarezza su chi ha diritto a ricevere il 5 per mille. Infine si istituzionalizza e rinforza il servizio civile volontario”. 

IL RIMBORSO FORFETTARIO - Secondo l’analisi della deputata parmigiana, però, all’interno della legge delega manca un aspetto di rilievo: la possibilità di permettere alle associazioni di volontariato di riconoscere rimborsi forfettari alle persone che vi prestano servizio. Ed è stato proprio questo l’argomento al centro dell’incontro avvenuto questa mattina all’Auser. “Ad oggi – ha detto l’onorevole Maestri – è prevista la possibilità di rimborsi delle spese effettivamente sostenute e documentate dai volontari. Un sistema che ha ingenerato negli anni dubbi e perplessità applicative, oltre a determinare un significativo appesantimento burocratico per i soggetti preposti alla rendicontazione e al controllo”. Proprio per superare queste difficoltà la deputata Pd ha presentato un Ordine del giorno, poi sottoscritto da Giuseppe Romanini e da diversi altri deputati, in cui si impegna il Governo a “introdurre specifiche disposizioni che riconoscano alle associazioni la possibilità di rimborsare ai propri associati le spese sostenute per l’attività prestata, anche se non documentabili, in maniera forfettaria entro limiti stabiliti dalla legge, senza che questi concorrano a formare reddito imponibile”. 

RIDURRE LA BUROCRAZIA - Questa proposta è stata molto apprezzata dai componenti dell’Auser, viste le tante difficoltà burocratiche che le associazioni di volontariato debbono affrontare. “L’obiettivo di questa proposta – ha spiegato Maestri - è permettere alle associazioni che svolgono un servizio per la collettività, di poter dare un rimborso forfettario ai propri volontari, ponendo un tetto massimo di duemila euro all’anno. Se si adottasse questo sistema si potrebbero anche migliorare i rapporti tra associazioni e amministrazioni locali che, con sempre maggiore frequenza, intrattengono con il volontariato sociale rapporti di collaborazione in forma convenzionata. La finalità del mio Ordine del giorno è, quindi, quella di superare i tanti problemi burocratici che deve affrontare chi, con dedizione e spirito di solidarietà, mette a disposizione il proprio tempo per il bene della collettività”. 



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