“Comprendiamo le ragioni per cui il sindacato ha unitariamente deciso di interrompere il confronto avviato con la direzione di Cerve S.p.a. a fronte di un prospettato piano di riorganizzazione che vedrebbe la messa in mobilità di 127 lavoratori, ma riteniamo doveroso invitare le parti, tutte, a rimettersi al tavolo per condividere una soluzione che consenta all’azienda di far fronte alle sfide del mercato e ai lavoratori di veder salvaguardata la propria occupazione”. I parlamentari parmigiani del Partito democratico, Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari, prendono posizione sulla pesante riorganizzazione che è stata paventata per l’azienda parmigiana.
“Ci mettiamo a disposizione delle parti – hanno dichiarato - perché riteniamo che è proprio in questo momento, in cui gli indicatori economici virano in positivo che è ancor più necessaria l’unità delle forze sociali, produttive e delle istituzioni per dare fondamento ad una ripresa che oggi è ancora troppo timida e porre rimedio alle diseguaglianze che la crisi ha determinato”.