“L’Italia deve dare una risposta in termini di sicurezza, di garanzia dei nostri diritti e dei nostri valori, ma anche in termini di cultura; per questo il Governo sta aumentando le risorse per creare migliori comunità nelle periferie, soprattutto in quelle città dove si possono produrre i problemi che abbiamo visto in Francia e in Belgio”. Così Sandro Gozi ha inquadrato il problema della sicurezza e della prevenzione di attacchi terroristici nel nostro Paese, nell’incontro moderato dalla giornalista Stefania Piras all’interno del ciclo “Il Pd discute”; il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli Affari europei è stato ospite nella sala convegni della rocca Sanvitale di Sala Baganza per illustrare la situazione che stiamo vivendo, anche alla luce delle ulteriori misure che verranno adottate per far fronte alla minaccia rappresentata dall’Isis. “La nostra risposta è sia italiana che europea – ha detto Gozi - le linee d’azione sono rafforzare la cooperazione tra servizi di intelligence e di polizia, ma soprattutto lavorare sulla prevenzione: abbiamo espulso 55 persone prima dei fatti di Parigi, abbiamo controllato 8mila veicoli, ora le misure sono ancora più elevate”. Grazie alle maggiori risorse messe in campi dall’UE in Italia si avranno “maggiori controlli alle frontiere esterne per identificare gli immigrati e i rifugiati politici che arrivano sulle nostre coste, poi si produrrà lo sforzo di tracciare i percorsi dei soggetti potenzialmente pericolosi, come la registrazione dei passeggeri che prendono aerei; del resto, tutti noi saremo sottoposti a maggiori controlli quando usciamo o rientriamo nell’Unione europea, è una piccola rinuncia che servirà moltissimo alle esigenze di sicurezza e prevenzione”.