“Un trattamento di questo tipo non sarebbe stato riservato nemmeno ai contestatori nella Russia di Stalin”. Il segretario provinciale del Partito democratico, Gianpaolo Serpagli, usa queste parole per descrivere l’espulsione dal gruppo del Movimento Cinque Stelle del consigliere comunale Mauro Nuzzo avvenuta ieri. “Questo episodio – continua – dimostra ancora una volta l’arroganza con cui questa giunta sta gestendo la città: chiunque è contrario alle scelte di Pizzarotti e soci viene, nel migliori dei casi ignorato e, nel peggiore, viene espulso emarginato”.
La cacciata di Nuzzo è arrivata ieri per voce del capogruppo Marco Bosi, con il presidente Vagnozzi che ha costretto il ‘dissidente’ a spostarsi tra i banchi dell’opposizione. “Dopo più di tre anni di mandato – sottolinea Serpagli – abbiamo capito perfettamente il modus operandi del primo cittadino e della sua maggioranza: qualunque voce fuori dal coro deve essere fatta tacere per evitare di mettere in luce le problematiche dell’amministrazione”.
Un modo di procedere, secondo il segretario Pd, che cozza con la democrazia. “E’ chiaro – conclude – che anche questo fatto dimostra, ancora una volta, come il Sindaco non abbia chiaro cosa sia la partecipazione e la condivisione delle scelte, sia all’interno del consiglio comunale che verso le istanze dei cittadini”.