“Un errore politico e istituzionale, una posizione che non rispecchia la volontà e gli interessi della città”. Il segretario provinciale del Partito democratico di Parma, Gianpaolo Serpagli, usa queste parole per commentare la lettera, pubblicata questa mattina dalla Gazzetta di Parma, con cui il sindaco Federico Pizzarotti scrive al ministro Graziano Del Rio, per chiedergli di ricevere i comitati che si oppongono alla costruzione del secondo lotto della Ti-Bre. “Uscite come quelle del primo cittadino rischiano non solo di fare confusione ma anche di creare danni pesanti al futuro della nostra provincia”.
La ‘sponsorizzazione’ di un incontro con il responsabile delle Infrastrutture da parte del Sindaco, non è proprio piaciuta a Serpagli. “In casi come questi - – dice – va ascoltata la voce di tutti, anche di quelli che la pensano diversamente. Per questo crediamo che la soluzione migliore sia quella di istituire un tavolo istituzionale a Roma in cui vengano coinvolte tutte le realtà che hanno un ruolo in questo complesso progetto, a partire dalle diverse amministrazioni pubbliche, i diversi comitati, la Regione e gli esponenti del Governo. Solo in questo modo si potrà discutere nel concreto dell’importanza di un’opera strategica come la Ti-bre, non certo attraverso una lettera in carta intestata del Comune in cui si chiede ad un ministro di ascoltare solo le voci di una parte”.
Rispetto ai contenuti della lettera di Pizzarotti a Del Rio, Serpagli è molto chiaro. “La reputo un errore – spiega – da molti punti di vista. Prima di tutto perché non risponde ai bisogni e agli interessi della città, delle sue aziende e delle altre istituzioni, interessi che, invece, dovrebbero essere al centro di ogni mossa di un amministratore locale che deve essere in grado di progettare e gestire il futuro del proprio territorio. In secondo luogo perché tutti i soggetti coinvolti stanno lavorando per far partire la realizzazione dell’opera e queste uscite rischiano solo di mettere in difficoltà questo progetto”.
Sulla costruzione del secondo tratto della Ti-Bre il Pd di Parma ribadisce la propria posizione già espressa in diverse occasioni che ha permesso, tra l’altro, di modificare la posizione presa dalla giunta regionale rispetto alla rilevanza dell’opera. “Il raccordo autostradale della Tirreno Brennero, così come la realizzazione del raddoppio ferroviario della Pontremolese, sono opere strategiche per permettere la crescita economica del territorio. Per questo è fondamentale riuscire a ottenere i finanziamenti necessari per farle partire e il Pd di Parma è da sempre in prima linea per raggiungere questo importante obiettivo”.