Nel suo monologo di difesa in Consiglio Comunale, il Sindaco Pizzarotti ha definito la vicenda di Parma Gestione Entrate un danno collaterale che, in qualche modo, ci si doveva aspettare. Troppo pesante l'eredità del passato sulle partecipate, troppe le emergenze da affrontare, qualcosa era inevitabile che sfuggisse.
È incredibile la triste parabola di un Movimento che era entrato in municipio al grido di onestà, pulizia, trasparenza, promettendo di vuotare i cassetti e perseguire chi aveva indebitato il Comune e che, oggi, minimizza come un normale danno collaterale una inchiesta che li riguarda direttamente con contestazione di reati gravi quali usura, peculato e falso ideologico. Ed è altrettanto incredibile che, dopo 4 anni di amministrazione, il Sindaco continui a scaricare sul passato responsabilità che sono esclusivamente sue e della sua giunta.
Il presidente di PGE, ora dimissionario, è stato nominato direttamente dal Sindaco nel luglio 2014 con incarico fiduciario senza alcuna selezione. Possibile che in più di un anno e mezzo non si sia accorto di niente? Possibile che in più di un anno e mezzo, nonostante i ripetuti esposti del MNC, le interpellanze dei consiglieri, le ispezioni della Guardia di Finanza, non abbia mai aggiornato il Sindaco su tutto quanto non andava in PGE? E se anche non si fossero mai confrontati, il primo cittadino non ha mai pensato di chiedere come andavano le cose?
La magistratura valuterà quali saranno le eventuali responsabilità penali degli indagati. Ma le responsabilità politiche del Sindaco e del suo fido assessore Ferretti, per avere lasciato scoppiare il bubbone PGE, ci sono tutte e non è certo un danno collaterale, né per i cittadini né per l'amministrazione. È evidente che se vi saranno dei rinvii a giudizio, chiameremo il Sindaco e l'assessore Ferretti a trarre le conseguenze delle loro scelte e della loro omertà.
Nel frattempo bisogna intervenire sulla società PGE. Se ora non è possibile reinternalizzare i servizi di riscossione, come avviene in gran parte dei capoluoghi emiliani, si proceda rapidamente alla totale ripublicizzazione della società, per garantire il controllo diretto da parte del Comune su tutti gli aspetti gestionali. E invece di forzare alla riscossione di decine di migliaia di multe per fare cassa in un anno elettorale, si sospendano in autotutela, fintanto che non sarà chiusa l'indagine, tutti i procedimenti oggetto di notifica di reato.
E si faccia chiarezza, una volta per tutte, su una vicenda che dimostra quanto mal riposta è stata la fiducia data a un sindaco improvvisato che doveva fare tornare di moda la trasparenza e l'onestà.
Nicola Dall’Olio
Capogruppo Pd in consiglio comunale - Parma