Cara, caro,
come sai il 2016 sarà un anno importante per il Partito Democratico di Parma. Oltre alle elezioni amministrative in alcuni Comuni della nostra provincia, si terranno due consultazioni referendarie nazionali. Del referendum sulla riforma costituzionale avremo modo di parlare più avanti, in prossimità del voto, previsto per l’autunno.
Prima, però, ci sarà un altro referendum, fissato per il 17 aprile, con il quale si chiede l’abrogazione della norma relativa alle concessioni per lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi, collocati in mare, entro le 12 miglia dalla costa.
Il Partito democratico è altamente sensibile ai temi ambientali e diverse norme sono già state attuate come, ad esempio la legge sui reati ambientali, approvata lo scorso anno, che prevede un netto salto di qualità nella protezione della salute e dei beni naturali o la proposta di legge sul consumo di suolo zero. Anche in Emilia-Romagna si sta lavorando su questa tematica e la Giunta regionale ha approvato la nuova legge sui rifiuti che prevede un migliore smaltimento.
Venendo al merito del referendum di aprile è importante chiarire un concetto: non si tratta di dire si o no alle trivelle, il Governo ha già deciso che non saranno date nuove concessioni e quindi non si potranno costruire nuovi impianti. Il quesito, invece, riguarda alcune concessioni già attive che stanno per scadere. Concretamente il referendum dirà se le trivellazioni già attive – relativamente a quelle in mare entro le 12 miglia dalla costa - potranno continuare l’attività estrattiva fino all’esaurimento della capacità del giacimento, con la certezza che, una volta terminate le lavorazioni, le compagnie procederanno alla demolizione delle piattaforme.
La legge italiana di cui il referendum chiede l’abrogazione è perfettamente conforme a quella dell’Unione Europea e come Partito Democratico crediamo rappresenti il giusto equilibrio tra la tutela dell’ambiente e la salvaguardia dei posti di lavoro, consentendo la prosecuzione delle attività estrattive (prevalentemente gas metano) già in corso, senza avviarne di nuove, e allo stesso tempo garantendo l’ambiente. Riteniamo, infatti, che la politica energetica del Paese debba essere un settore strategico, da governare con grande senso di responsabilità e non possa essere circoscritta ad un referendum.
Il PD di Parma è in prima fila nell'affrontare i temi referendari fornendo a tutti i cittadini una informazione puntuale e approfondita. Ma per fare questo è necessario un partito organizzato e presente sul territorio. Il contributo di tutti è fondamentale e per questo ti chiedo di rinnovare al più presto la Tua adesione al Partito Democratico.
Infine, ti chiedo di destinare il 2x1000 della tua dichiarazione dei redditi al Partito Democratico: è facile, non ti costa nulla, e darai il tuo contributo al funzionamento della nostra organizzazione che, come sai, non riceve più alcun finanziamento pubblico.
Sperando di poterti incontrare presto, ti invio i miei più cordiali saluti
Il segretario provinciale
Gianpaolo Serpagli