“Intervenire nei confronti di Poste Italiane al fine di assicurare il regolare svolgimento del servizio postale universale”. È questa la richiesta che i parlamentari del Partito democratico Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari hanno rivolto al Ministero dello Sviluppo Economico con un’interrogazione, a seguito delle notizie riportate nei giorni scorsi dalla stampa e dalla paventata indizione di una mobilitazione regionale da parte delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.
“A seguito dell'avvio, in città, del sistema di recapito a giorni alterni e della riduzione del numero delle zone di consegna” – spiegano i parlamentari – “si starebbero accumulando ingenti quantità di posta non consegnata; questo a causa dall'inadempienza di Poste Italiane rispetto ai contenuti degli acconti stipulati con le organizzazioni sindacali a livello nazionale e regionale per l’implementazione di un piano di riorganizzazione, meccanizzazione e automazione dei centri di smistamento e recapito postale”.
“A fronte quindi di una riduzione del numero di portalettere in servizio, della maggiore estensione delle zone di consegna e dell'introduzione del sistema di recapito a giorni alterni, si è determinato un considerevole aggravio di lavoro per gli addetti alla consegna della posta. A quanto ci risulta infatti” – continuano gli esponenti Pd – “gli investimenti promessi da Poste non sono stati effettuati creando pesanti ritardi nelle consegne e determinando gravi disagi ai cittadini e alle imprese che si vedono recapitare la corrispondenza, anche prioritaria (ad esempio, bollette, raccomandate, atti giudiziari, e altro) con molto ritardo. Chiediamo al Ministero dello Sviluppo Economico di farsi parte attiva convocando prontamente l’azienda e le organizzazioni sindacali per risolvere quanto prima questa situazione ormai non più accettabile; ma soprattutto chiediamo a Poste Italiane di non estendere il nuovo sistema di recapito al territorio provinciale per lo meno fin tanto che le problematiche sin qui riscontrate non saranno risolte”.