I dati forniti da Comune, Caritas ed Emporio Solidale sui senzatetto presenti a Parma sono angoscianti e non possono lasciare indifferenti le istituzioni e la politica. Novanta persone, tra cui famiglie con bambini piccoli, che ogni notte dormono in strada o sotto i ponti, mangiano solo grazie ai pasti offerti dal volontariato o si rivolgono ai servizi di accoglienza per fare la doccia perché non hanno più dove lavarsi, sono una realtà insopportabile per una città ricca e civile come Parma.
Interverrò al Senato per illustrare questa situazione quale testimonianza ulteriore di una crisi che va aggravandosi e che deve essere sempre più una priorità per tutti.
Nell'immediato, le nostre istituzioni e associazioni sono chiamate a moltiplicare gli sforzi affinché chi non ha una casa e di che mangiare possa trovare un riparo e assistenza, soprattutto con il freddo alle porte. Al tempo stesso, i dormitori non possono diventare la seconda casa dei disperati. Occorre perciò mettere in campo politiche e interventi che possano aiutare i più poveri e chi ha perso il lavoro e la casa a risalire la china, favorendo maggiormente i percorsi di reinserimento lavorativo e sociale.
Dovrà essere, questo, un tema centrale del prossimo confronto elettorale che ci attende nel 2017 a Parma. Bisogna, infatti, prendere atto che la crisi economica degli ultimi anni ha cambiato, e di molto, la composizione della povertà estrema. Ai dormitori prima si rivolgevano soprattutto maschi senza fissa dimora e stranieri; oggi le strutture accolgono uomini e donne, stranieri e italiani, che si sono ritrovati senza lavoro e senza casa. Uomini soli, donne con prole, persone che hanno un'abitazione ma si sono visti staccare le utenze perché non riuscivano più a pagare le bollette.
Le apprezzabili iniziative messe in campo a livello nazionale dal governo per favorire la ripresa economica e l'occupazione e per contrastare la povertà stanno dando risultati positivi ma non sono ancora sufficienti. E' quindi necessario un ulteriore sforzo da parte del Governo di cui, peraltro, si trova riscontro già nella Legge di Stabilità 2017. Tutto questo, tuttavia, non basterà se non sarà affiancato da una azione a livello locale con scelte forti, coraggiose, e con politiche e interventi non solo tradizionali ma innovativi.
Sen. Giorgio Pagliari