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Violenza sulle donne, il Pd: “Lavorare su cultura e prevenzione”

30 novembre 2016

Pubblicato in: Articoli PD Parma

Contrastare la violenza sulle donne lavorando sulla prevenzione e sull’educazione. E’ questo, in sintesi, il messaggio lanciato dalle donne del Partito democratico di Parma dopo la celebrazione del 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne. A presentare le iniziative sono state la deputata Patrizia Maestri, la consigliera regionale Barbara Lori e le rappresentanti della segreteria provinciale e cittadina: Emma Iovino, Anna Cagnolati, Caterina Bonetti, Anna Bernardi, Gabriella Corsaro, Carmen Motta.

“Sono già 98 le donne uccise quest’anno – ha sottolineato Emma Iovino - non si deve abbassare la guardia, occorre fare prevenzione, distruggere il muro di omertà che costringe le donne ad avere paura, ad avere vergogna”. Altri dati sconvolgenti sono stati illustrati da Anna Cagnolati : “Sono 1740 vite di donne spezzate negli ultimi anni, il 2013 l’anno peggiore con 176 omicidi  ed il 40% di questi con movente passionale ed invita a proseguire con le norme legislative contro il femminicidio”. Il problema, secondo le donne del Partito democratico è di tipo sociale e riguarda tutti. “Dobbiamo lavorare a livello educativo – ha spiegato Caterina Bonetti - solo dalla formazione si possa cambiare una certa mentalità, ci vuole una assunzione di responsabilità evitando linguaggi e commenti inappropriati, il termine omicidio passionale non dovrebbe essere più usato perché non è un attenuante”.

Proprio per cercare di contrastare questo fenomeno sempre più diffuso, l’Emilia Romagna si è dotata di una Legge quadro, approvata nel 2014 e decisamente all’avanguardia. Progetto che, secondo la consigliera parmigiana Barbara Lori, sta dando risultati positivi. “Inquesti anni – spiega - sono nate tante esperienze associative, i Centri Antiviolenza hanno assunto un ruolo determinante, c’è un coordinamento a livello regionale per seguire le varie esperienze. La legge ha in sé una forte volontà per il contrasto e il sostegno alle vittime ma in una logica di prevenzione. E’ stata istituita la conferenza delle elette, è stato approvato il piano e stanziato un milione di euro che potrà essere utilizzato per progetti di prevenzione. Anche tra i vari assessorati regionali il dialogo è trasversale, particolare attenzione all’ambito socio sanitario per un rapporto più inclusivo, di medicina di genere”.

Patrizia Maestri, deputata Pd da sempre attenta ai temi di genere, evidenzia come il tema sia culturale e che deve riguardare tutti donne e uomini. “La Ministra Boschi – dice la parlamentare - ha stanziato 5 milioni di euro per progetti nelle scuole, nel rapporto fra i sessi hanno un valore enorme le parole, alcune affermazioni sono tremende. Per i Centri Antiviolenza saranno stanziati nei prossimi anni 22 milioni di euro. Alla Camera si è formato un gruppo interparlamentare per affrontare le varie questioni: discriminazioni sul lavoro, sostegno alla genitorialità, sostegni economici per gli asili nido, la possibilità per il pensionamento anticipato (opzione donna). Nella legge di bilancio sono stati presentati emendamenti per aiutare il contrasto alla violenza. Il lavoro deve essere costante e continuo, ancora oggi la 194 non è applicata , ricordando che chi uccide la donna è un uomo, è una violenza di genere”.

L’ex deputata Carmen Motta plaude all’impegno delle donne nelle istituzioni con risultati concreti e diffusi. “Il tema è culturale – spiega - ognuno di noi deve essere consapevole che il tema riguarda da vicino tutti noi. Ci deve essere il rispetto reciproco delle persone. Con la Legge 53 del 2000 Livia Turco è stata un anticipatrice di una nuova consapevolezza. Anche gli uomini devono essere coinvolti”.

Gabriella Corsaro ricorda che il femminicidio nasce sempre da una relazione occorre educare alle relazioni sostenendo il valore di essere donna.



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