
In un’interrogazione discussa in Consiglio comunale l’11 settembre 2017, avevo proposto il rilancio (anche con diversa denominazione e organizzazione) del “Centro studi per la legalità”, che il Comune di Parma aveva istituito nel 2013 assieme ad altri enti e associazioni, ma la cui esperienza si era conclusa nel 2015. In quella occasione la Giunta aveva dato rassicurazioni circa la ripresa di tale iniziativa ma ad oggi non risultano novità in merito.
Considerato quello che è emerso negli ultimi anni e in particolare in questi giorni, con una nuova indagine sulla ‘ndrangheta che coinvolge pesantemente anche il nostro territorio, auspico che venga in tempi brevi creato tra tutte le istituzioni cittadine, per iniziativa del Comune, un nuovo organismo che contribuisca alla conoscenza e al contrasto culturale dei fenomeni mafiosi e criminali.
Uno strumento che sia più operativo, inclusivo ed efficace del precedente Centro studi, in sinergia con la Legge regionale 18/2016 “Per la promozione della legalità e la valorizzazione della cittadinanza ed economia responsabile” e che agisca in coordinamento con l’Osservatorio della Regione e gli altri Osservatori sorti in questi anni nel territorio emiliano-romagnolo.
Sandro Campanini - Consigliere comunale Partito democratico Parma