
“La visita del presidente Erdogan a Roma non può non essere l’occasione per le autorità italiane per tornare a sollecitare l’immediata sospensione delle azioni militari nella regione del Rojava e la ripresa del confronto tra il governo turco e la popolazione curda. Chiediamo con forza che il presidente del Consiglio Gentiloni ponga la questione curda al centro del colloquio bilaterale di domani”.
Così il presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo curdo è intervenuto sulla visita del presidente della Turchia Erdogan in Italia.
“In queste settimane, sotto lo sguardo pressoché inerme del mondo intero le bombe turche stanno seminando terrore e morte soprattutto tra la popolazione civile curda, dimenticando il contributo determinante dei peshmerga nell’arrestare l’avanzata dello Stato Islamico Daesh in Medio Oriente” – ha ricordato Romanini – “quello curdo è un popolo di eroi al quale abbiamo il dovere di essere riconoscenti ed è intollerabile che la comunità internazionale non intervenga per condannare l’aggressione e fermare la Turchia che mal cela, dietro una strategia antiterroristica, una vera e propria azione militare”.