
Rifare la sinistra: un obiettivo ambizioso in un momento storico che ha visto una profonda crisi della sinistra al voto dello scorso 4 marzo e che, negli ultimi anni, ha coinvolto il panorama politico internazionale. Ambizioso e difficile, ma necessario se si crede ancora nei valori che la sinistra rappresenta. Così ReteDem Parma ha lanciato un'iniziativa – tenutasi ieri sera al circolo Colombofili – dal titolo “My 5 cents: un pensiero per rifare la sinistra”. Un'assemblea pubblica aperta a tutti coloro che si riconoscono in un mondo, quello della sinistra appunto, che sembra aver smarrito i suoi punti di riferimento. All'invito da parte della coordinatrice provinciale Caterina Bonetti, hanno risposto in tanti e in tanti sono intervenuti portando il loro contributo, non tanto come partiti o associazioni, ma come soggetti interessati a ridiscutere il ruolo della sinistra nel nostro paese. “Cercare di fare rete è tanto più necessario oggi, in un momento in cui la frammentazione post elettorale, i dibattiti interni ai partiti, il venir meno, in territori come il nostro, di riferimenti istituzionali a sinistra rischiano di allontanare le persone dalla partecipazione attiva e da un'elaborazione condivisa” ha detto la Bonetti “Ma oltre alle relazioni occorrono anche temi e valori nei quali le persone possano riconoscersi”. Di alcuni di questi valori hanno parlato nei loro 5 minuti gli ospiti di ieri sera: giustizia sociale, legalità, tutela dell'ecosistema, cultura, nuovi lavori, rapporto con l'Europa, riaffermazione della credibilità dell'atto politico, parità e diritti. A “passarsi la parola” sono stati in tanti: Matteo Broso, Rossella Reverberi, Francesco Castria, Aldo Montermini, Michele Vanolli, Roberto Garbi, Giorgio Baruffini, Tito Mora, Caterina Orzi, Nicola Dall'Olio, Patrizia Maestri, Elisa Lavagetto, Simona Caselli, Lorenzo Lavagetto, Fabio Moroni, Pietro Mariani, Andrea Merusi, Emma Iovino, Paolo Melegari e Artemio Bolzani, in un confronto rispettoso non solo dei tempi dati, ma anche delle modalità di approccio di tutti i partecipanti. Un primo appuntamento che fa ben sperare nella possibilità di trovare uno spazio aperto, plurale e laico di discussione per riunire la sinistra a Parma e provare a trovare punti comuni sui quali poi, ognuno secondo la sua sensibilità, lavorare per un suo rilancio.