
I dazi al 30% sono una sorpresa solo per chi ritiene che Trump sia una persona normale che ha una strategia. Purtroppo non è così, quindi c'è da aspettarsi che da qui al primo agosto le tasse imposte dagli USA sui prodotti importati possano scendere ma anche salire come in una giostra infernale. In tutto ciò il nostro Governo non ha saputo dire delle parole di chiarezza: lo sappiamo tutti che del negoziato si occupa la Ue, ma Meloni non può cavarsela senza mai condannare le follie di Trump. Doveva difendere gli interessi italiani, invece siamo qui a fare amari conti su che cosa accadrà dei nostri prodotti. Quelli di alta gamma continueranno a interessare gli americani, ma quelli medi, che poi sono la maggioranza, soffriranno non poco. Senza dimenticare che ciò si tradurrà in almeno 100 mila posti di lavoro a rischio. In più c’è l’incertezza sulle decisioni di Trump che sta già provocando dei danni e continuerà a colpire duramente.
Non siamo contenti noi europei, ma credo che neppure gli americani, come si è già visto, possono esserlo. Trump sta davvero scontentando tutti!
Che ne sarà di Parma "terra del cibo" italiano e terra di molti prodotti tra i più esportati? La ripercussione sarà forte e il Governo non può sacrificare i lavoro di tanti per i rapporti politici con Trump. La UE deve per prima cosa rispondere duramente e sulla base della reciprocità.
Nicola Bernardi, Segretario provinciale PD Parma