"Mentre la Regione investe contro la crisi, a livello nazionale manca qualsiasi visione del futuro. Dall'unità sindacale maggior forza per difendere i diritti di tutti i lavoratori"
Insieme per il lavoro. Roberto Garbi parteciperà, con il Partito Democratico, alla manifestazione che la Cgil ha indetto a Parma in occasione dello sciopero generale nazionale, venerdì 12 marzo 2010. "Contro la latitanza e la disattenzione del Governo - spiega il candidato del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali - vogliamo ribadire l'importanza fondamentale del lavoro e la necessità di trovare soluzioni ai problemi occupazionali che continuano a manifestarsi nel Paese e, anche se con intensità minore, a Parma".
"Tutti gli indicatori - prosegue Garbi - ci dicono che i prossimi mesi saranno durissimi per l'occupazione. Da una parte, infatti, la timidissima ripresa che a livello mondiale si sta manifestando non basta per far ripartire le assunzioni. Dall'altra arriverà a scadenza la cassa integrazione per decine di migliaia di lavoratori. Un quadro pesantissimo all'interno del quale il Governo, per ora, non ha fatto nulla, se escludiamo la proposta di prorogare di sei mesi gli ammortizzatori sociali, approvata solo in Commissione alla Camera con il voto favorevole del Partito Democratico".
"Chi come noi - spiega il candidato del PD - si muove cercando di tenere al centro gli interessi del territorio e delle persone, non ha difficoltà ad ammettere che si tratta di un passo importante e positivo. Ma per lo stesso motivo ribadiamo che è assolutamente insufficiente. È poco più di un cerotto su una ferita, non basta a guarire. Serve una politica industriale, servono sostegni e aiuti importanti guidati da un'idea del futuro economico di questo Paese che questo Governo non ha. Serve uno scatto di reni senza il quale l'Italia rischia di uscire dalla crisi molto più debole di prima e degli altri Paesi",
"Tutto questo - conclude Garbi - non è per noi un alibi. La Regione in questi mesi ha fatto tanto. Penso innanzitutto ai 520 milioni stanziati contro la crisi, per sostenere il lavoro e per aiutare le imprese e gli artigiani. Penso ai grandi investimenti in corso per l'innovazione. In questa strada continueremo a impegnarci chiedendo con forza a Roma di fare la propria parte, convinti che, tanto più in questo contesto, l'unità del sindacato resta un patrimonio da perseguire con determinazione, per essere più forti rispetto a un Governo ogni giorno più chiuso nel palazzo e lontano dalla gente e dai suoi bisogni".