18 marzo 2010: Caso Cucchi - Soliani, PD: “Lezione per il futuro della sanità in carcere”

"Stefano Cucchi è morto mentre era in condizioni di arresto e a carico del Servizio Sanitario Nazionale. La nostra inchiesta ha cercato di accertare la verità nel percorso sanitario". Così la senatrice del Pd Albertina Soliani a seguito dell'approvazione della relazione finale sulle cure prestate a Cucchi avvenuta nella Commissione d'inchiesta sull'efficienza e l'efficacia del Servizio sanitario nazionale. "Alla fine dell'inchiesta - spiega Soliani - si restituisce dignità alla morte di Stefano Cucchi: probabilmente ha subito lesioni inferte di recente, ha opposto rifiuto all'alimentazione e alle cure chiedendo di vedere l'avvocato, un familiare, un assistente del Ceis senza alcun risultato. Il giorno precedente il decesso la situazione era grave ma non sono state assunte iniziative adeguate. Stefano Cucchi è morto per arresto cardiocircolatorio a seguito di disidratazione". "La sanità in carcere - continua la senatrice del Pd - ha bisogno di non essere subalterna alle logiche dell'amministrazione penitenziaria. Il cittadino Stefano Cucchi aveva diritto all'attenzione e alle cure più appropriate. Bisogna partire da qui per dare attuazione alle norme che prevedono la piena tutela del diritto alla salute per chi è in condizioni di restrizione personale. La storia di Stefano Cucchi - conclude Soliani - ci impegna ad agire perché cambino mentalità e comportamenti affinché quello che è accaduto non si ripeta mai più".
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