23 luglio 2010: Linee di riferimento per un sistema di mobilità per Parma e Provincia più efficiente, sostenibile e sicuro

- Con l'auspicato superamento del progetto di "metropolitana" dell'Amministrazione Comunale di Parma, rimane tuttavia irrisolta l'esigenza di arrivare rapidamente ad elaborare un progetto di un nuovo sistema di trasporto pubblico urbano di Parma strutturalmente integrato con quello extra-urbano di collegamento del capoluogo con gli altri Comuni della provincia, più efficiente, sostenibile e sicuro, adeguato a consentire la mobilità necessaria a promuovere e sostenere lo sviluppo sociale ed economico di tutto il territorio e a tutelare l'equilibrio ambientale e la salute dei cittadini.
- La politica per la mobilità urbana dell'Amministrazione Comunale di centrodestra a Parma in questi anni non è riuscita a proporre una soluzione credibile, compatibile con le dimensioni della città e integrata con il resto del territorio provinciale, rivelandosi in tal modo incapace di affrontare in modo realistico e concreto il tema del trasporto pubblico in una città che continua ad espandersi in modo disordinato e senza un progetto di mobilità che ne affronti i problemi attuali e sappia guardare al futuro.
Su questa politica esprimiamo un forte giudizio critico.
- La mancanza di un progetto complessivo proietta negli anni futuri seri problemi per la mobilità generale, per l'ambiente e, in definitiva, per la qualità della vita della città e del territorio circostante.
- Come PD di Parma, in dialogo con tutte le realtà sociali, economiche, culturali e istituzionali parmensi, vogliamo ora contribuire alla ricerca di soluzioni adeguate e innovative per la mobilità di Parma e Provincia, in grado di rispondere alle esigenze di oggi con lo sguardo attento alle prospettive "lunghe" di una comunità che vuole uno sviluppo solido e sostenibile sul piano sociale, economico e ambientale.
- Riteniamo che quanto arriverà a Parma dei finanziamenti residui del Governo rispetto a quanto inizialmente previsto per la metropolitana, debba essere investito prima di tutto per la progettazione e la realizzazione di un innovativo e adeguato sistema di mobilità e di TPL per la città.
Linee guida per una politica della mobilità - Dall'idea di città e di territorio al progetto di mobilità
Una nuova politica per la mobilità deve essere preceduta da una approfondita e coerente riflessione sull'idea di sviluppo urbanistico complessivo della città e del suo territorio di riferimento, elaborata e condivisa con i cittadini e tutte le realtà sociali significative in essi operanti
- Adottare un approccio sistemico ed integrato
Una politica infrastrutturale e di mobilità disgiunta dalle politiche urbanistiche e commerciali non ha alcuna possibilità di successo. L'approccio sia nell'analisi dei problemi che nella elaborazione delle soluzioni deve essere sistemico ed integrato, prevedendo, all'interno di una pianificazione strategica unitaria e coerente, un insieme articolato di interventi di diversa natura e scala .
- Visione di area vasta e forte collaborazione inter-istituzionale
Qualunque soluzione che nasca da una visione prettamente "urbano-centrica" non potrà che partorire un sistema di mobilità generatore di inefficienze, inadeguatezze e sprechi . Il problema del traffico non può essere risolto all'interno del territorio di un solo Comune, anche se importante come Parma. Occorre invece agire a livello di area vasta, coinvolgendo tutti i Comuni che gravitano sul capoluogo e i diversi livelli istituzionali e di governo che vi operano, dal quartiere alla Provincia e alla Regione, e ricercando la massima sinergia e complementarietà tra le diverse modalità di trasporto.
- Metodo della trasparenza, del confronto e della partecipazione per una nuova cultura della mobilità
Determinante per il successo di una nuova politica di mobilità è garantire il massimo livello di informazione e coinvolgimento dei cittadini e delle diverse realtà sociali, allo scopo di arrivare a decisioni il più possibili partecipate e per promuovere una nuova cultura della mobilità che sa privilegiare le scelte realmente sostenibili.
Obiettivi per un innovativo sistema di mobilità - Una mobilità efficiente e sicura
- Una mobilità sostenibile sul piano sociale ed economico
- Una mobilità sostenibile sul piano ambientale ed energetico
Indicazioni per soluzioni adeguate e innovative - 1. Pianificazione urbanistica comunale e sovra-comunale
Il primo passo verso un nuovo approccio al tema della mobilità sostenibile è costituito dalla garanzia di una coerente pianificazione urbanistica e infrastrutturale. Occorre favorire un modello insediativo policentrico e compatto, disegnato attorno ai nodi intermodali delle infrastrutture di trasporto pubblico, evitando l'urbanizzazione frammentaria e dispersa, come invece nel Comune di Parma si è fatto in questi anni e si sta tuttora facendo. La dispersione urbana rende strutturalmente inattuabile o inefficiente qualunque sistema di trasporto pubblico. Per gli stessi motivi sono da evitare la polverizzazione territoriale dei servizi e degli insediamenti produttivi e la moltiplicazione delle superfici commerciali, tutti fattori incentivanti del traffico veicolare. La pianificazione urbanistica della città dovrà ricercare il massimo coordinamento con quella dei Comuni contermini, dalle cui scelte possono discendere importanti impatti sulla mobilità del Comune capoluogo, e con le scelte infrastrutturali definite a livello provinciale.
- 2. Potenziamento e valorizzazione della rete di trasporto su ferro a scala di bacino
Una politica integrata della mobilità tesa a ridurre il traffico automobilistico a favore di un più sostenibile ed efficiente sistema di trasporto pubblico non può prescindere da un intervento infrastrutturale a livello di bacino di utenza della città, che comprende i principali centri abitati della provincia collegati ad essa lungo le direttrici radiali. In questo contesto è da valorizzare la estesa rete ferroviaria connessa alla stazione cittadina, che deve essere la rete portante del trasporto pubblico extra-urbano attraverso l'integrazione con la nuova rete urbana di trasporto pubblico e con il sistema extra-urbano di trasporto pubblico su gomma, attraverso la creazione di snodi intermodali presso le principali stazioni, di biglietteria unica (vedi progetto "Mi muovo" in fase di attuazione) , il necessario coordinamento di orari e coincidenze e la realizzazione di parcheggi scambiatori decentrati. L'Amministrazione provinciale in collaborazione con la Regione ha già avviato alcuni significativi interventi in questa direzione e altri sono in fase di attuazione o di elaborazione. E' necessario che, con il contributo fattivo anche del Comune di Parma nella definizione del nuovo piano di trasporto pubblico urbano, si prosegua con decisione intervenendo prima di tutto sulle linee con maggiore utenza (Salso-Fidenza-Parma-S.Ilario d'Enza e Fornovo-Collecchio-Parma) e poi anche sulle linee minori (Parma-Torrile-Colorno e Parma-Sorbolo). In tale prospettiva si potrebbe, ad esempio, pensare a nuove fermate urbane in via Parigi sulla linea Salso-Fidenza-Parma-S.Ilario e in via Venezia sulla Parma-Sorbolo.
- 3. Un nuovo disegno di trasporto pubblico urbano
Rimane evidente il bisogno di un incisivo intervento infrastrutturale all'interno della città che potenzi e ridisegni il sistema complessivo di trasporto pubblico. A tale scopo proponiamo l'individuazione di alcune direttrici particolari come linee di forza ad elevata capacità di trasporto (Nord-Sud e Est-Ovest) da realizzarsi con una moderna infrastruttura di trasporto collettivo di superficie, in sede propria e protetta, con mezzi a bassa emissione, con adeguati interventi infrastrutturali oltre che sulla segnaletica e sulla regolazione semaforica.
In particolare per la direttrice Nord-Sud proponiamo una linea in corsia riservata ovunque sia possibile, che dal parcheggio scambiatore dell'autostrada, serva la zona sportiva di Moletolo e i centri commerciali a ridosso della tangenziale, passi per via San Leonardo e per Via Trento, arrivi in Stazione e quindi prenda il Lungo Parma, sfruttandone a fondo tutta la potenziale portata, e arrivi al Campus.
Per la direttrice Est-Ovest proponiamo una linea con mezzi di trasporto di dimensione maggiore dell'attuale e con sede dedicata ovunque sia possibile lungo il percorso.
Entrambe le direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest dovranno essere prolungate (eventualmente mediante corse con frequenze inferiori) fino a raggiungere nuovi parcheggi scambiatori più esterni collocati strategicamente in prossimità di frazioni, centri abitati o particolari quartieri produttivi eventualmente anche confinanti con il Comune di Parma allo scopo di servire i centri stessi e di drenare il traffico veicolare il più lontano possibile dalla città e offrire un efficace soluzione intermodale. Pensiamo a Nord fino a raggiungere il quartiere SPIP e S.Polo di Torrile, a Sud Corcagnano, a Est S.Prospero e a Ovest S.Pancrazio.
In combinazione con le predette linee di forza e a completamento di una struttura innovativa ad elevata capacità potrebbe essere realizzata una linea circolare lungo i viali interni di circonvallazione, sempre in sede dedicata, passante per la Stazione e in grado di servire i principali punti generatori di traffico distribuiti su tale percorso, in particolare gli ingressi principali dell'Ospedale (via Gramsci, via Abbeveratoia e via Volturno), le scuole Medie Superiori, gli Uffici Comunali. I punti di intersezione delle linee di forza principali con la circolare sarebbero snodi di scambio fondamentali per raggiungere rapidamente le principali zone della città.
Tali linee di forza dovrebbero consentire frequenze più elevate delle attuali lungo le direttrici di maggior carico e, insieme ad un opportuno ridisegno delle linee a servizio delle zone periferiche, non necessariamente tutte passanti per il centro, e dei collegamenti con i parcheggi scambiatori periferici, garantire un livello complessivo di servizio del trasporto pubblico più competitivo e attraente.
- 4. Ampliamento e messa in sicurezza dei percorsi ciclabili urbani ed extraurbani
Il trasferimento di una quota di traffico veicolare per gli spostamenti brevi e medio-brevi sulla mobilità ciclabile deve essere uno dei principali obiettivi del nuovo piano in ambito urbano. A tale scopo occorre estendere e riqualificare i percorsi ciclabili della città con opportuni interventi che rendano sicure e scorrevoli le piste, non limitandosi a dipingere i percorsi, proteggendoli opportunamente dal traffico automobilistico ed eliminando ostacoli e ingombri di qualunque tipo (cassonetti, insegne, ...).
In particolare meritano attenzione i percorsi ciclabili extra-urbani per il collegamento con le frazioni cittadine, i paesi del circondario e come sviluppo della rete ciclabile provinciale
- 5. Disincentivi al traffico automobilistico nell'area urbana
Un piano per la mobilità orientato a promuovere il sistema di trasporto pubblico non può avere successo se non è accompagnato anche da adeguate ed efficaci misure tese a disincentivare il traffico automobilistico privato di entrata e/o di attraversamento della città. I modi per attuare, senza estremismi, tale limitazione possono essere diversi e sono da valutare in base ai risultati ottenuti in altre realtà simili a quella di Parma (varchi controllati, tariffe di accesso, ...). Accanto a questo aspetto occorre garantire adeguati parcheggi scambiatori decentrati, soprattutto in prossimità di tutti gli snodi intermodali, collegati in modo efficiente dalla rete di trasporto pubblico con il centro città e con i principali poli di servizio urbano.
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