11 marzo 2011: Garbi e Ferrari: «In ginocchio il settore delle energie rinnovabili. Così vengono messi a rischio migliaia di posti di lavoro in Emilia-Romagna»

I Consiglieri Regionali del PD hanno presentato all'Assemblea Legislativa una Risoluzione sul decreto legislativo del Governo in materia di energia rinnovabile per chiedere «un rapido intervento per contrastare e modificare una normativa che metterà in crisi il settore fotovoltaico e a rischio migliaia di posti di lavoro in Emilia-Romagna».
Il 3 marzo scorso il Governo nazionale ha approvato lo schema di decreto legislativo in attuazione della direttiva europea 2009/28 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Il decreto, che avrebbe dovuto riformare gli incentivi in modo da raggiungere nel nostro Paese il 17% di fonti rinnovabili sul consumo energetico finale al 2020, dispone invece, in corso d'opera, la sospensione degli incentivi già previsti e annuncia che gli stessi incentivi saranno rivisti tra un mese.
"Le modifiche apportate al decreto,- commenta il Consigliere Ferrari - introdotte all'ultimo momento, senza confronto con le Regioni ed in contrasto col dettato del Conto Energia 2011-13, oltre a suscitare forti perplessità quanto alla loro legittimità, causano una gravissima incertezza che avrà enormi ripercussioni sulla filiera imprenditoriale delle fonti rinnovabili".
Le associazioni di imprenditori del settore delle rinnovabili (tra cui Anev, Aper, Anie‐Gifi, Assosolare, Assoenergie Future), uno dei pochi che in questo periodo di crisi ha visto un aumento occupazionale, hanno espresso fortissima preoccupazione.
"Asso Energie Future,- interviene il Consigliere Garbi -, stima che la situazione metterà a rischio 120mila posti di lavoro all'interno della filiera del fotovoltaico, molti dei quali anche in Emilia-Romagna, mentre Gifi‐Anie denuncia che sono a rischio 40 miliardi di euro di investimenti programmati nei prossimi mesi sul fotovoltaico e che per almeno 10.000 persone si dovrà far ricorso immediato alla cassa integrazione".
Negli ultimi anni la Regione Emilia-Romagna ha dimostrato forte attenzione al tema delle rinnovabili investendovi sia in chiave di autosufficienza energetica e rispetto ambientale, sia di espansione economica del settore oggi trainante della green economy. Con il nuovo piano energetico regionale triennale si voleva raggiungere e superare l'obiettivo europeo fissato al 2020 di una produzione energetica da fonti rinnovabili pari al 17%, prevedendo già entro il 2013 di aumentare di 1000-1200 Megawatt l'energia pulita prodotta. Inutile dire che il decreto del Governo mette a serio rischio questi obiettivi.
"Quello che abbiamo richiesto alla Giunta - concludono Garbi e Ferrari - è di intervenire presso il Governo nazionale, in tempi brevi, affinché venga rivisto il contenuto del decreto correggendo storture e sottovalutazioni e riaprendo il dialogo con le Istituzioni e le parti economiche interessate. Bisogna dare immediate certezze. E' impensabile dover attendere fino al 30 aprile prossimo".
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