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13 marzo 2011: Fidenza. Scenari e proposte per un nuovo welfare



Un foltissimo pubblico in prevalenza femminile, ma composto anche da diversi uomini (oltre un centinaio di persone) ha affollato il Ridotto del Teatro Magnani lunedì 14 marzo alle ore 18, per partecipare all iniziativa dal titolo Donne al centro di un mondo che cambia scenari e proposte per un nuovo welfare , organizzata dalle donne del circolo Pd di Fidenza in occasione della Giornata Internazionale della donna.

La serata, moderata da Lucia Mirti (Presidente dell Assemblea regionale del Pd), ha visto protagoniste Flavia Franzoni (moglie dell ex capo del Governo Romano Prodi), Marcella Saccani (assessore provinciale al welfare e alle pari opportunità), Manuela Amoretti (assessore provinciale alla formazione e al lavoro).

Nicoletta Fanzini, coordinatrice del gruppo delle donne ha spiegato, in un breve discorso iniziale, le ragioni dell iniziativa che rientra tra le manifestazioni dell 8 marzo. Le donne rivestono un ruolo centrale nella realtà sociale, culturale ed economica. La festa delle donne oggi cade in un momento particolare in cui si è vista la nascita della conferenza regionale delle donne democratiche, oltre all imponente manifestazione Se non ora quando del 13 febbraio a cui molte hanno partecipato e

non va infine dimenticato che quest anno si festeggia il 150° anniversario dell Unità d Italia. E risaputo che le donne si sono molto impegnate per la promozione di una democrazia paritaria, per l attuazione dei principi di uguaglianza, di pari opportunità e di non discriminazione ma è noto che molto cammino resta ancora da fare anche all interno del nostro partito.

Dopo di lei il Segretario del Pd Davide Malvisi ha portato i suoi saluti all assemblea. Ha fornito la cornice politica della serata Lucia Mirti, che ha declinato il titolo della serata proponendolo come le donne motori del cambiamento . Ha ricordato le parole del segretario del PD Pierluigi Bersani alla chiusura della prima conferenza nazionale delle donne democratiche che
si è tenuta a Roma il 19 febbraio: Senza le donne il cambiamento non fa un passo avanti. E senza un passo avanti delle donne non c è cambiamento". Le piazze del 13 febbraio - ha detto - ce loLe piazze del 13 febbraio - ha detto - ce lo

confermano: in tutto il mondo le donne diventano soggetto del cambiamento, la loro condizione è misura del cambiamento, ma un cambiamento INSIEME agli uomini . Mirti ha sottolineato che la relazione tra uomo e donna è assolutamente centrale anche in politica come nella vita, ed è quella che va recuperata nel nostro Paese: il modello che viene sbandierato e considerato normale tra uomini e donne è in realtà un modello parziale ed offensivo anche e soprattutto per gli uomini.

Mirti ha poi illustrato il libro nero del governo per le donne (n.d.r. in allegato all'articolo): I tagli del governo ha detto - sono inversamente proporzionali a due ambiti cruciali per la sopravvivenza della società e delle sue prospettive verso il futuro: ovvero il welfare e l educazione. Tagliare in questi due ambiti significa uccidere il presente (la cura) ed il futuro (l educazione). L educazione è la base per uscire dalla precarietà, per eliminare la discriminazione e per promuovere l uguaglianza . Il libro

nero dimostra che la strategia del governo Berlusconi in questi anni è stata quella di demolire dimostra che la strategia del governo Berlusconi in questi anni è stata quella di demolire quanto di positivo si era costruito in favore della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, del rispetto dei diritti delle donne e del loro corpo, del welfare, sintetizzando anche le proposte del PD sul tema.

Flavia Franzoni Prodi è stata sollecitata a parlare del modello di welfare, che al momento sembra essere in crisi. «Sono 40 anni che mi occupo di queste cose ha detto - e tanto è stato fatto soprattutto nella nostra regione. Ci sono ancora tante cose da fare ma farei attenzione a non abusare troppo della parola nuovo ».

Esiste, a suo avviso, la necessità di una conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e donne e uomini non possono pensare di risolvere tutti i loro problemi ricorrendo ai servizi. Le amministrazioni non hanno abbastanza risorse e occorre chiedere alle aziende di fare di più. Ha aggiunto che non bisogna limitarsi ad inseguire con i servizi i bisogni sempre maggiori delle donne e delle famiglie creati dal sistema: occorre un inversione del sistema stesso, per cui le Aziende, insieme ai lavoratori ed a

tutti gli altri protagonisti, tendano a rimodulano le loro logiche per riequilibrare l esigenza produttiva con quella di vita, senza creare continuamente nuovi e più impellenti bisogni. Occorre, secondo lei, uscire dal welfare del sociale . Nel suo intervento la Franzoni ha parlato a lungo degli asili nido che rappresentano un servizio molto apprezzato e forte - soprattutto nella nostra Regione ed una buona cartina di tornasole per valutare la condizione dei servizi alle donne ed alle famiglie,

ma che con l'avvento del federalismo andranno incontro a molti problemi. Invece di migliorare il pubblico ha detto - c è l abitudine di esternalizzare i servizi ma occorre fare attenzione, perché così facendo si rischia di perdere la centralità del pubblico con rischi anche per la qualità. Marcella Saccani è stata interpellata sulla necessità, prima di tutto, di rendere comunitario il welfare municipale che conosciamo, in base al suo osservatorio provinciale di difficoltà crescenti

dei comuni. Si è detta d accordo con questa preoccupazione, ed ha voluto evidenziare che negli ultimi anni si è fatto un uso eccessivo della sussidiarietà. A tal proposito ha ricordato che il 3° settore non è formato solo dal volontariato ma da un sistema di imprese di servizi che solo dal primo gennaio di quest anno sono tenute a versare al 100% dei contributi per i loro dipendenti. Ci sono lavoratori del 3° settore ha dichiarato - che andranno in pensione con 350 euro al mese . A suo avviso è, necessario agire continuando a stare sui problemi reali. Nelle richieste occorre pretendere non solo la quantità ma anche la qualità del servizio. Occorre avere un progetto di vita e di cura altrimenti si rischia di avere un servizio senza anima .

L assessore Amoretti è stata sollecitata dalla moderatrice sul fatto che l Italia non è un Paese per giovani donne , in considerazione che ci sono dati che indicano che anche in Emilia Romagna - le giovani decidono di non entrare affatto nel mondo del lavoro: questo è un dato molto grave perché ci dà l indicatore dello scoraggiamento delle giovani donne, che tendono a ridursi alla mera domesticità ed a rinchiudersi. Amoretti ha evidenziato un problema di qualità del lavoro delle

donne anche nel nostro territorio. Anche nella nostra provincia c è disoccupazione giovanile (per lo più femminile): ci sono giovani donne che rischiano di restare in panchina e che fanno fatica a rimanere in contatto con i datori di lavoro. Ha evidenziato l importanza della collaborazione delle aziende : Laddove le aziende sono intervenute dice è aumentata la produttività . Ci sono settori come la salute, l istruzione e la cura alla persona, che devono, a suo avviso, essere tutelati da un

forte presidio pubblico.

Per le giovani donne c è bisogno, a suo dire,di grandi politiche nazionali. Ricordando, infine, il suo ruolo di assessore alla formazione professionale ha concluso il suo intervento affermando che è indispensabile predisporre momenti di formazione non generici, ma per quelle attività che le imprese ricercano. La senatrice Albertina Soliani, presente tra il pubblico, è intervenuta per ringraziare le tante donne e uomini presenti. Come italiani e italiane ha detto c è bisogno di essere molto coesi. Crescere i figli, rispettare gli anziani e rispettare le differenze di genere sono valori fondanti che in questo momento sono in pericolo . In questi giorni le donne stanno attraversando momenti difficili in quanto sempre più spesso vedono in pericolo la loro dignità. Adele Tonini, intervenuta in rappresentanza del segretario provinciale del Pd Roberto Garbi, ha ricordato le parole pronunciate da Pierluigi Bersani durante l Assemblea Nazionale delle donne. Le manifestazioni entusiasmanti del 13 febbraio, ci hanno dato l idea che le donne vogliono il cambiamento e si affermano le protagoniste del cambiamento . Ha sottolineato il maschilismo che ancora molto forte permea la nostra cultura, che va superato promuovendo il cambiamento della società, di cui anche il Partito Democratico si è fatto promotore.

La serata si è conclusa con un ottimo rinfresco proposto dalle donne del PD locale, che è stata l'occasione per continuare a ragionare dei tanti stimoli proposti dalle relatrici.




Allegati
Il libro nero del governo per le donne
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