2 maggio 2011: ParmaZeroSei. PD: "Basta con le soluzioni che la giunta cala dall'alto"

Sabato scorso molti genitori hanno nuovamente manifestato le loro preoccupazioni e le loro richieste di fronte alla scelta dell'amministrazione comunale di Parma di affidare la gestione di tre strutture per l'infanzia a una costituenda S.p.A. a maggioranza privata. I genitori protestano perché non sono stati preventivamente informati del cambiamento, perché nessuno ha chiesto il loro parere, perché hanno cara la continuità educativa per il loro figli che vedranno invece il totale cambiamento di docenti ed educatrici. A fronte di tutto ciò l'assessore Giovanni Paolo Bernini convoca una assai tardiva assemblea annunciando "una sorpresa che lascerà tutti a bocca aperta". Quasi che un pubblico amministratore invece che il dovere di ascoltare e servire i cittadini, abbia il compito di concedere ogni tanto qualche bella sorpresa. Noi non sappiamo ancora cosa stia escogitando la giunta. Ci limitiamo a ricordare:
- che due S.p.A., per di più a maggioranza privata, per la gestione di strutture per l'infanzia nella nostra città costituiscono un controsenso e che nessun Comune imposta in questo modo il rapporto con i gestori privati;
- che prima di operare scelte di questo genere dovrebbe essere ovvio il coinvolgimento preventivo delle famiglie, del personale, delle altre agenzie educative, - che una vera sussidiarietà richiede che le Pubbliche Istituzioni mantengano la capacità di indirizzare, programmare, controllare perché un "privato" di qualità può esistere solo a fronte di un "pubblico" forte. Da anni invece il comune si indebolisce affidando una quantità crescente di funzioni (anche la formazione) a un soggetto privato,
- che il pluralismo dei soggetti privati che si occupano di educazione e il loro radicamento sul territorio sono valori irrinunciabili.
Quello dunque che ci aspettiamo dall'imminente assemblea con i genitori è che l'assessore dichiari di rinunciare al progetto ParmaZeroSei e di mantenere la gestione diretta nelle tre strutture interessate. E per l'allargamento dell'offerta di servizi si apra finalmente un serio dibattito in città sull'allargamento dell'offerta dei servizi e un confronto con altri comuni per individuare le soluzioni migliori. Parma è stanca di "soluzioni" calate dall'alto.
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