13 maggio 2011: Referendum. Interrogazione PD sulla mancata informazione del servizio pubblico

Il consigliere PD Gabriele Ferrari ha presentato in Assemblea Legislativa un'interrogazione a risposta su come il servizio pubblico rai sta trattando i temi dei referendum che si terranno il 12 e 13 giugno. "Il 12 e 13 giugno - afferma il consigliere PD Ferrari - si terranno i referendum su temi molto importanti come la modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici economici e la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato, il ritorno al nucleare ed il legittimo impedimento. Il comportamento colpevolmente altalenante del Governo italiano, del tutto privo di qualsiasi strategia industriale ed energetica, ha messo in forse il quesito sul nucleare ed ora anche il tema della privatizzazione delle risorse idriche rischia di essere sottratto dalla verifica della volontà popolare e di essere "riportato alla discussione parlamentare". "A pochi giorni dal voto - prosegue il consigliere - vige in RAI la consegna del silenzio assoluto sullo svolgimento dei Referendum, e questo è un atteggiamento che viola il diritto all'informazione dei cittadini che il servizio pubblico dovrebbe garantire, e Dopo vari tentativi andati a vuoto, solamente il 5 maggio scorso la Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi ha approvato il regolamento sull'applicazione della par condicio per i referendum, ma ciononostante la Rai continua a non dare spazio all'informazione sui referendum. Addirittura, come denunciato da una ricercatrice EURAC, una circolare RAI ha vietato con effetti immediati a qualunque programma RAI di toccare l'argomento fino a giugno. "La Rai - sostiene Ferrari - sta effettuando un vero e proprio boicottaggio alla riuscita dei referendum, tanto più grave se si pensa che i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su temi fondamentali come il legittimo impedimento, la crescita del Paese, la politica energetica ed industriale, la disoccupazione giovanile, la ripresa dei consumi, le politiche di integrazione e via elencando, evidentemente ritenuti secondari dalla Maggioranza di centro-destra quali la crescita del Paese. L'atteggiamento della Rai sembra ribadire la decisione del Consiglio dei Ministri, che con il malcelato fine di far mancare il quorum ha disaccorpato lo svolgimento dei Referendum da quello delle elezioni amministrative del prossimo 15 maggio, provocando un aggravio sulle già disastrate casse dello Stato quantificabile in 300-350mln€. "Con la mia interrogazione - conclude Ferrari - chiedo alla Giunta un parere su quanto sta facendo il servizio pubblico in merito ai referendum. Chiedo inoltre alla Giunta se ha a disposizione degli strumenti per intervenire sulla RAI regionale al fine di consentire la corretta informazione all'elettorato regionale e come intende usare questi strumenti."
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