12 luglio 2011: G. Ferrari (PD): "La facoltà di medicina messa in pericolo dalla Riforma Gelmini, promuoviamo un raccordo con il territorio di Piacenza"

"La Facoltà di medicina di Parma - afferma il consigliere Ferrari nella risoluzione - è un polo importante della formazione universitaria medica riconoscibile in tutto il territorio nazionale. Dal 2005 ad oggi il numero degli iscritti provenienti da tutto il territorio nazionale è aumentato del 15% e contestualmente è calato il numero degli abbandoni degli studi. Nel triennio 2004-2006, in 1625 pubblicazioni compaiono 239 docenti (il 90%), con una media di 6,8 pubblicazioni a docente/ricercatore, a testimonianza di una grande ricchezza espressa dalla ricerca."
"Nonostante questi ottimi risultati - prosegue il consigliere PD - la facoltà oggi vive un momento di forte incertezza dovuto alla riforma Gelmini, che ha ridotto notevolmente le risorse a disposizione delle università e che intende ridurre il numero delle facoltà di Medicina e Chirurgia. Per evitare l'ipotizzata perdita della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Parma, che rappresenterebbe un forte danno per la nostra comunità sul piano culturale e su quello economico, si potrebbe rilanciare e rafforzare la Facoltà promuovendo un forte raccordo col territorio di Piacenza in modo che esso possa mettere a disposizione le proprie competenze al servizio dell'intero territorio nord-occidentale della regione, finendo per valorizzare eccellenze e buone prassi ad oggi collocate in un proficuo rapporto con il privato-sociale pienamente rispondente ad un principio di sussidiarietà-sinergia."
"Con questa risoluzione - conclude Ferrari - impegniamo la Giunta regionale a sostenere le 4 Facoltà mediche di Parma, Modena-Reggio Emilia, Bologna e Ferrara e a riconoscere le peculiarità e la storia della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Parma, che può potenziarsi anche al di fuori del territorio della Provincia Parmense. Chiediamo che la Giunta solleciti le istituzioni provinciali, comunali, le fondazioni bancarie, le realtà del privato sociale e le organizzazioni imprenditoriali affinché condividano e supportino tale progetto.
Chiediamo infine che venga promossa l'istituzione di un polo medico-scientifico-formativo per i territori di Parma e Piacenza e che venga garantita l'inscindibilità delle funzioni assistenziali e di ricerca scientifica."
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