10 agosto 2011: Garbi (PD): "La vicenda del Parco Falcone e Borsellino è la conferma del non governo della giunta di centrodestra"

La vicenda del parco già Falcone e Borsellino, per un giorno intitolato a Sandra e Raimondo, oggi tornato ai due giudici, credo riveli - meglio di tanti discorsi e in modo più chiaro rispetto a tante analisi - un tratto tutt'altro che irrilevante della Giunta di centrodestra che continua a (non) governare Parma, fotografando tra l'altro la sua distanza dalla nostra città, dalla sua storia e dalla profondità dei suoi valori.
Nessuno intende disconoscere il valore che Sandra Mondaini e Raimondo Vianello hanno avuto nella storia della nostra televisione. Sono state - inoltre - persone di grande garbo e la loro storia di coppia ha commosso e colpito tanti italiani. Credo però chiunque possa facilmente riconoscere, e loro lo avrebbero fatto per primi, magari con ironia, che altre figure sono state e sono quelle dei giudici Falcone e Borsellino. Questo, almeno, per la maggior parte se non per la quasi totalità dei parmigiani.
Non è così per Vignali, non lo è per Fecci e per la loro Giunta di centrodestra, ormai fuori dal mondo. D'altra parte non c'è nulla di cui stupirsi. Quando non si vive tra la gente ma dentro un palazzo e la politica si riduce a un quotidiano rutilare di pailettes, apparizioni mediatiche e promesse allora due professionisti del cabaret possono valere quanto due giudici che hanno dato la vita per il nostro Paese.
Noi non siamo così. Parma non è così. Noi e la nostra città sappiamo essere grati a chi è stato capace di farci tante volte sorridere, come Sandra e Raimondo. Noi e la nostra città sappiamo però che nella memoria collettiva ben altro posto dovrebbero avere e per noi hanno persone come i giudici Falcone e Borsellino e i valori che hanno saputo incarnare fino a dare la vita.
È davvero deprimente che chi era stato chiamato a governare la città non se ne renda conto e riesca a confondere piani così diversi. Lo sarebbe sempre stato. Lo è ancor più oggi, in un'epoca in cui - come raccontano le numerose denunce, alcuni reati e numerose e autorevoli sospetti - la malavita organizzata rischia di infiltrare anche l'economia sana della nostra terra. Loro non lo capiscono. Alla fine hanno fatto dietrofront arrendendosi al volere della città, ma se fosse stato per loro avrebbero proseguito, perché - per loro - non c'è differenza.
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