6 ottobre 2011: Soliani (PD): Approvata all'unanimità dal Senato la prima mozione italiana per i malati di Alzheimer

Approvata all'unanimità dall'Aula del Senato la mozione sull'Alzheimer. Presentata dalla senatrice Albertina Soliani, che ieri ha ricordato i punti fondamentali per fare rete sull'assistenza e la cura di questa grave patologia che colpisce di 36 milioni di malati nel mondo, di cui 6 milioni in Europa e un milione in Italia.
"Per la prima volta dall'individuazione del morbo, a un anno dalla presentazione, in occasione della XVIII giornata mondiale dell'Alzheimer, che ricorre il 21 settembre - dichiara la senatrice del PD - il Parlamento ha affrontato la discussione per impegnare il Governo ad agire sul piano nazionale. Infatti ogni anno in Italia si registrano 150.000 nuovi casi. Di questi malati il 6-7 per cento supera i 65 anni, il 20 per cento gli 85 anni. Una malattia, quindi, incide sulla vita di molte persone e di molte famiglie, che preoccupa l'opinione pubblica e che ancora non è adeguatamente esplorata".
Il ministro della salute Ferruccio Fazio ha preso ieri impegni sull'emanazione di linee guida per l'istituzione e l'attivazione di una rete integrata di servizi socio-sanitari per la diagnosi, la cura e l'assistenza alle persone affette dal morbo di Alzheimer e da altre demenze correlate, da realizzare nelle aziende sanitarie locali in ambito territoriale.
"Sappiamo - prosegue Soliani - che la prevenzione e la ricerca sono fondamentali, che si possono individuare i soggetti a rischio, che solo attraverso l'osservazione ma anche attraverso test e marker biotecnologici, quindi più osservazione e più esami, si possono ottenere conquiste utili. Sappiamo - aggiunge - che si devono preparare sia medici di base che personale qualificato, che la prevenzione consente di evitare terapie errate, con conseguente risparmio di energie e costi. Sappiamo che l'incidenza sociale della malattia impone la ricostituzione del fondo per la non autosufficienza, ora azzerato". "Vi sono esperienze consolidate e innovative che devono essere riconosciute come buone pratiche perché hanno conseguito buoni risultati, perché il buon accompagnamento della malattia è parte della cura - ricorda la senatrice - Io conosco le esperienze della mia terra, di Parma e Reggio Emilia, del caffè Alzheimer di Pavullo nel modenese, aperto agli anziani affetti da demenza, ai loro familiari e cittadini. Conosco l'esperienza dell'Emilia-Romagna che da 11 anni ha attivato ambulatori sul territorio mettendo in rete gli interventi e i soggetti competenti sul piano della diagnosi, della presa in carico del sostegno alle famiglie, dei servizi territoriali, sanitari e sociali, delle aziende sanitarie, dei medici di medicina generale e degli specialisti".
"L'Italia - conclude Soliani - può essere ancora, come è stata, all'avanguardia in Europa nell'esperienza del sociale, del welfare e dell'educazione. Penso che vinceremo questa sfida se potremo contare sull'impegno delle pubbliche istituzioni e insieme sulla coscienza solidale dell'intera società italiana".
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