14 novembre 2011: GARBI: “IL SENSO DI RESPONSABILITÀ DEL PD APRE UNA FASE NUOVA”

"Berlusconi ha scelto di abbandonare la scena a modo suo, da vero e consumato commediante, inconsapevole per altro del proprio declino e della propria totale perdita di credibilità, verso i cittadini prima e più ancora che verso i mercati esteri e le cancellerie europee. Solo così si spiega come - nella situazione in cui il suo Governo ha trascinato il Paese - egli possa affermare "Sono orgoglioso di quel che ho fatto".
A giudicare compiutamente la parabola berlusconiana, che ieri fortunatamente si è chiusa, ci penseranno gli storici, tra qualche anno. Fin d'ora però, e senza nessuna faziosità, chiunque può vedere il disastro che il suo Governo ha provocato. E non serve dare la colpa alla crisi internazionale: quella c'è ovunque, ma non ci risulta che altri Paesi come la Germania o la Francia siano in condizioni anche soltanto simili alle nostre, e anche Stati con economie più deboli della nostra, come la Spagna, vivono giorni migliori, grazie al senso di responsabilità di chi li governa.
Questi anni di berlusconismo sono stati anni carichi di promesse, ritornelli ormai risaputi, dalle liberalizzazioni alle grandi opere, dalla riduzione delle tasse al federalismo. Parole cui non è seguito nessun fatto. E mentre Berlusconi e il centrodestra mancavano promessa dopo promessa il Paese scivolava sempre più indietro, perdendo occasioni e credibilità, vivendo un degrado delle regole e dei valori che ha indebolito le nostre comunità e frustrato l'intraprendenza di tanti. È una storia che abbiamo vissuto anche a Parma e che a livello nazionale è finita proprio come nella nostra città.
Ora questa storia è finita. Per questo oggi è davvero "una bella giornata". Ora però siamo chiamati tutti, insieme, a compiere uno sforzo per il nostro Paese, per rimboccarci le maniche, uscire dalle difficoltà e ripartire. Andare oggi alle elezioni avrebbe garantito ottimi risultati a chi, come noi, in questi anni è stato all'opposizione, ma avrebbe fatto male al Paese, che non può permettersi tre mesi di campagna elettorale e ha anzi bisogno che vengano assunti subito i provvedimenti resi necessari dall'incapacità e dal malgoverno di Berlusconi.
Per questo il Partito Democratico ha scelto di sostenere l'operato del Capo dello Stato e del primo ministro che egli deciderà di incaricare, per un Governo a tempo, capace di fare le scelte di cui l'Italia ha improrogabile necessità. Questa scelta è il primo passo della nuova fase che si apre. Una fase in cui gli interessi di tutti, il bene comune, devono ritornare ad essere prioritari e valere di più del tornaconto dei singoli o dei partiti".
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