11 gennaio 2012: Garbi (PD): "Centrodestra allo sbando, paralizzato dalle liti interne"

"Fino a ieri hanno ripetuto - offendendo l'intelligenza dei parmigiani - che i debiti non esistevano, che andava tutto bene. Oggi che la loro Giunta si è dimessa travolta da debiti e scandali se la prendono con il commissario, che è arrivato a Parma solo a causa della disastrosa gestione del centrodestra. Un giochino che non incanta più nessuno, ma che Moine e compagnia continuano a giocare, fino a cadere nel ridicolo.
Da una parte, infatti, c'è il Partito Democratico, che - dopo aver sostenuto con coerenza il proprio ruolo in Consiglio comunale - ha scelto di individuare il candidato della coalizione per le prossime elezioni attraverso lo strumento delle primarie, aperte alla società civile. Chiunque si poteva candidare, raccogliendo un numero di firme non certo proibitivo. Le nostre sedi sono aperte, anche in questi giorni, per ospitare confronti e dibattiti e il 29 gennaio saranno i cittadini di Parma che si riconoscono nel nostro progetto a scegliere il candidato che meglio potrà realizzarlo.
Dall'altra c'è un Pdl che dopo aver fallito nella gestione del Comune, danneggiando in modo serio il futuro della nostra città, da mesi passa il tempo a litigare al proprio interno e ad attaccare gli avversari. Autocritica? Neanche per sogno. Proposte per il futuro? Nemmeno l'ombra. È troppo avvincente azzuffarsi tra correnti al proprio interno, evidentemente. Noi abbiamo scelto la strada delle primarie, loro non si sa neanche se riusciranno a celebrare un congresso interno, tanto sono divisi e "l'un contro l'altro armati".
Che a fronte di questa situazione Moine trovi il tempo e la voglia di attaccare il Partito Democratico, è davvero segno della disperazione di un centrodestra che non sa più che pesci pigliare. Ma il colmo è che Moine, nominato dai vertici del suo partito, si avventuri nel fare le pulci ai nostri candidati, che saranno scelti dal voto popolare con le primarie. Non avendo niente da dire sul futuro di Parma e avendo perso ormai da tempo qualsiasi contatto con la città e i problemi veri delle persone, delle famiglie e delle imprese, è certo più semplice rifugiarsi in una polemica sterile contro gli avversari. Noi continueremo invece a parlare con le persone, a confrontarci, cercando insieme il bene della nostra città".
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