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Bizzi (PD). Lettera dal Consiglio 13.

8 ottobre 2013

Pubblicato in: Gruppo PD Comune PR

Ciao, vi ricordate di me?
Riprendiamo un filo, per troppo tempo interrotto. E' stato un periodo di scelte e passaggi familiari e personali e le nostre Lettere dal Consiglio ne hanno fatto le spese. Ora spero di avere la sufficiente (precaria) stabilità per mantenere gli impegni. Fortunatamente il collega Alessandro Volta ha scritto dei suoi resoconti (la forza del gruppo!). Chi non li avesse ricevuti li trova su allevolta.net.
Veniamo alla Tares, unico tema del Consiglio di ieri. Due le delibere: una sul regolamento di applicazione, l'altra sul piano finanziario.

Riassumendo...
Il decreto Salva Italia del governo Monti ha introdotto la Tares (Tassa rifiuti e servizi) che sostituisce la Tia (Tariffa di igiene ambientale). E' in vigore dal 1° gennaio 2013, la sua applicazione è stata rimandata dal governo a luglio, il Comune di Parma arriva in extremis (entro il 30 novembre bisogna pagare).
Quali sono le principali differenze? La Tares copre anche i servizi indivisibili (illuminazione, manutenzione del verde, ecc); la Tares è una tassa e quindi l'Iva non è recuperabile per le imprese (ci guadagna lo Stato); la Tares viene riscossa direttamente dal Comune (e non più da chi gestisce la raccolta rifiuti) che poi la verserà a Iren (35 milioni previsti) senza trattenere nulla. Inoltre il Comune se ne assume tutti i rischi legati ai mancati pagamenti e alle loro riscossioni. Sarà incaricata per questi aspetti la partecipata Parma Gestione Entrate e il pagamento, essendo una tassa, dovrà avvenire con F24 e non più con domiciliazione bancaria.

Pagamenti e problemi
In base a queste novità, secondo il piano finanziario presentato dall'Amministrazione l'aumento medio sarà del 7% per le famiglie e del 14% per le imprese. Nel regolamento sono previste una serie di esenzioni e sgravi, nati anche dopo il confronto in particolare con le associazioni di commercianti che l'Amministrazione non aveva sentito per tempo, vedendosi costretta a ritirare la delibera già in programma nello scorso consiglio e a fare due commissioni sullo stesso tema.
Uno degli aspetti che ha fatto più discutere è il trattamento di maggior favore per le realtà associative iscritte all'albo delle associazioni del Comune appena varato. Qui il problema, più che per questo caso specifico, è per l'introduzione di un albo che va a ritagliare un ulteriore sottoinsieme di associazioni in rapporto con il Comune quando, in un principio di sussidiarietà e semplificazione, sarebbe stata sufficiente la loro iscrizione negli albi regionali e provinciali.
Altro tema sensibile la percentuale da assegnare al fondo rischi degli insoluti. L'Anci consiglia il 7,5%, il Comune ha stimato il 4,8%. E se non è sufficiente, chi paga? Si fa una variazione di bilancio prendendoli da altri capitoli? O si ricaricheranno le tariffe del 2014? Su questo non abbiamo avuto una risposta chiara.

Rischi, differenziata e differenze
Ma perché l'Amministrazione si è assunta questo maggiore rischio? Per fare tornare i conti. Infatti il nuovo sistema di raccolta che entro la primavera 2014 dovrebbe coprire tutti i quartieri, è più costoso. E questo nonostante il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) paghi molto meglio i rifiuti differenziati con il nuovo sistema. Il contenuto dei bidoncini gialli (plastica, vetro, alluminio) era pagato 20 euro a tonnellata. Il contenuto dei nuovi sacchetti gialli (plastica e alluminio) invece è valutato 108 euro e il vetro nelle campane 30 euro. Tuttavia il saldo è negativo è di circa un milione e 200mila euro (compresa l'attivazione del sistema). Cosa che ci può stare tutta di fronte ai vantaggi ambientali (e quindi economici in un'otica di bilancio sociale), ma avremmo gradito che fosse dichiarato con trasparenza dall'Amministrazione, invece che essere mascherato dietro la riduzione non motivata del fondo rischi che risulta parecchio... a rischio.

Il dibattito
Per il nostro gruppo hanno fatto ottimi interventi Dall'Olio (critiche all'inadeguata formazione dei cittadini e invito alla costante verifica con conseguente flessibilità sui sistemi di raccolta nelle diverse zone della città), Iotti (evidenza della mancanza di ogni discorso sulla riduzione a monte dei rifiuti), Volta (sollecitazione a elaborare strategie di maggior respiro e a investire sull'innovazione). Da segnalare, su altro tema, la comunicazione di Vescovi sulla mancanza di una copertura nel settore disabili del Tardini che penso abbia provocato accelerazione nel porvi rimedio.
Sulle due delibere ci siamo astenuti. Insieme a noi anche Savani dei 5 stelle, ormai da più consigli in evidente dissenso sia nel voto che negli interventi.
In prospettiva sono da evidenziare la tariffazione puntuale sulla produzione rifiuti che l'Amministrazione vorrebbe fare partire dal 2014 e l'introduzione il prossimo anno della Service tax che comprenderebbe anche l'Imu e che richiederebbe una revisione di tutto quanto approvato ieri. Ne riparleremo. Davvero, eh :-)

Giuseppe Bizzi




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